Visioni a catena 2019

VISIONI A CATENA

EDIZIONE 2019

L’edizione zero del festival è dedicata alle donne: quelle che pedalano, quelle che vorrebbero pedalare, quelle che lottano perché la mobilità sostenibile sia un diritto trasversale, inclusivo e senza barriere di genere. Per questo abbiamo selezionato film, illustrazioni e personaggi che raccontano esperienze sociali, sportive e politiche che hanno contribuito al percorso di emancipazione femminile in cui la bicicletta ha avuto un ruolo fondamentale. “Penso che la bici abbia fatto per l’emancipazione delle donne di più di ogni altra cosa al mondo. Dà alle donne la sensazione di libertà e di completa autonomia. Gioisco ogni volta che vedo in giro una donna pedalare… immagine senza ostacoli della libera femminilità.”* *1896 Susan B. Anthony, avvocato americano per i diritti civili e uno dei simboli del XIX secolo del movimento per l’emancipazione femminile.

PROGRAMMA

Giovedì 18

 

Ore 18.00

Biciclette, femminile plurale || panel

Incontro di apertura del festival

 

In che modo la bicicletta ha sostenuto e può sostenere il lento ma inesorabile processo di emancipazione della donna? Con quali linguaggi l’arte ha raccontato e arricchito questo processo di costruzione dell’immagine di una donna capace di autodeterminarsi, dipingersi e muoversi in totale libertà e autonomia?

Con 

Roberta Li Calzi, Presidente della Commissione Consigliare Pari Opportunità del Comune di Bologna

Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte 

Fabiola Naldi, Dottore di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea, critica e curatrice

Rassmea Salah, Vice-presidente Comunità Islamica di Bologna

Simona Larghetti, Presidente Salvaiciclisti-Bologna e Consulta Comunale della Bicicletta

Chiara Aliverti, progetto Biciliberatutte 

Modera Jonathan Ferramola, giornalista di Radio Città del Capo

 

Ore 19.30

Biciclette/Bicycles: Eleonora Antonioni || vernissage

 

Il progetto di illustrazioni “Biciclette/Bicycles” è nato in forma di blog nel 2012, quando l’illustratrice viveva a Roma. “Ai tempi non usavo la bicicletta in città, mi faceva molta paura anche solo l’idea di girare nel traffico di Roma, ma il fatto di notare gli altri ciclisti e di disegnarli mi ha aiutata moltissimo a superare questo ostacolo. Alla fine osservare e ritrarre i ciclisti è diventata un’abitudine e ho continuato a farlo, in altri posti d’Italia e d’Europa.” 

L’autrice ha selezionato 30 ritratti di 30 cicliste incontrate nel traffico di città italiane e straniere, creazioni che custodiscono altrettante micro-storie di donne che hanno deciso di spostarsi in bicicletta. Le illustrazioni, autografate, saranno disponibili per l’acquisto e il ricavato sarà devoluto in beneficenza a Bicycle Relief, ONG che realizza progetti di distribuzione di biciclette in Paesi in via di Sviluppo con l’obiettivo di incoraggiare l’autonomia di soggetti deboli e di contrastare la povertà.

 

Eleonora Antonioni è nata e cresciuta a Roma. Diplomata alla Scuola Internazionale di comics, ha lavorato come illustratrice e fumettista per Giunti Edizioni, RCS Libri, Einaudi Ragazzi, Mondadori Education, Hop Edizioni, Sinnos Editrice, Hearst Magazine. Il suo ultimo libro a fumetti è “Non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano” (con Francesca Ruggiero) pubblicato da Eris Edizioni. Attualmente vive a Torino, dove insegna allo IED-Istituto Europeo di Design (Torino).

 

Ore 20.00

Voglio una ruota || talk 

Incontro con Antonella Bianco, regista, e Roberta Amadeo, campionessa di handbike

 

Il primo documentario dedicato alla bici come strumento di emancipazione femminile è quasi pronto! La regista Antonella Bianco racconterà la nascita e lo sviluppo del progetto, che ha raccontato le esperienze di atlete emergenti ed affermate, quelle delle migranti che in Italia sfidano le culture di provenienza per imparare ad andare in bici, ma anche le storie delle donne a cui ancora oggi, in alcuni Paesi, è impedito pedalare. Con lei Roberta Amadeo, co-protagonista del film, ex presidentessa AISM e campionessa nazionale di handbike. “Voglio una Ruota” è una produzione alimentata da una partecipata campagna di crowdfunding che ha coinvolto numerosissime realtà italiane, già presentata a Dynamo in occasione del suo lancio.

 

Ore 21.00

I CORTI DI CINEMAMBIENTE 

Un viaggio in Bicicletta 

di Lorenzo Veracini, Marco Avoletta, Nandini Nambiar, Italia, 2008, 4′ 

Cycologic 

Di Elsa Lavdin, Emilia Stalhammar, Veronica Palsson, Italia, 2016, 15’

 

Ore 21.30

AFGHAN CYCLES – Anteprima nazionale || film

di Sarah Menzies, 2018, 90 min / documentario

 

Una nuova generazione di giovani donne afghane ha scelto la bicicletta per rivendicare i propri diritti. Afghan Cycles racconta le loro lotte quotidiane contro discriminazioni, minacce e abusi. Dall’orgoglioso empowerment delle ragazze della Nazionale di Ciclismo a Kabul fino alle studentesse della regione del Bamiyan che usano la mountain bike per andare a scuola e garantirsi un’istruzione che rende libere, quanti pericoli può affrontare una giovane donna per difendere il suo amore per la bicicletta?

 

Venerdì 19

 

Ore 19.00

Io viaggio da sola || talk

Incontro con la cicloviaggiatrice Darinka Montico

 

Come fa una donna a viaggiare da sola in tutto il mondo? Darinka Montico è la viaggiatrice per eccellenza. Partita per la prima volta per un viaggio a piedi da Palermo al Piemonte, impara a viaggiare senza soldi, senza mezzi, raccogliendo fondi, storie ed energie: è autrice di due best-seller di viaggio: “Mondonauta” e “Walkaboutitalia”. Appena tornata dal suo giro del mondo in bici e in barca a vela, racconta: “Il viaggio è il maestro di vita che ogni giorno m’insegna ad ascoltare, sorridere e a spogliarmi dei miei pregiudizi. È stato la mia redenzione e la mia terapia per tornare a galla. La mia missione è divulgare quest’innocuo e allo stesso tempo potentissimo mezzo per riappropriarsi del proprio presente e non lasciarsi sfuggire la vita dalle mani”. 

 

Ore 21.00

I CORTI DI CINEMAMBIENTE 

Biciclette a Copenhagen 

di Eric Dyer, USA, 2007, 7′ 

Ciclo de Cambio  

Di Sarah Frei, Guatemala, 2016, 9′ 

 

Ore 21.30

Ovarian Psycos || film

di Joanna Sokolowski e Kate Trumbull-LaValle, 2016, min 72 / documentario

Le Ovarian Psycos sono una “bicycle brigade” composta da sole donne che a Los Angeles lotta per costruire spazi di autonomia e self-empowerment per le ragazze di colore e ispano americane, organizzando tra l’altro un’orgogliosa ride che attraversa la città al chiaro di luna una volta al mese. Nato intorno ad un’idea di “sorellanza” femminista e auto aiuto, questo gruppo di cicliste si scontra con la dura realtà dell’Eastside in cui è calata, fronteggiando violenza, razzismo, sessismo e disparità di genere dalla sella delle loro biciclette.

 

Giovedì 18 e venerdì 19 

Dalle 18.00 alle 24.00

Cortissimi a Catena || proiezioni

 

Un giro del mondo in bicicletta fra le produzioni video indipendenti in proiezione nel tunnel della Velostazione

 

La Bici (Italia, 9 minuti)

Veni en bici (Spagna, 2 minuti)

Vélo coco Radio (Francia, 2 minuti)

I Bike (Francia, 12 minuti)

The man who lived on his bicycle (Francia, 3 minuti)

Traversée des Pyrénées à vélo – saison 2 // (Francia, 3 minuti)

Clément Charles – Monts d’Arrée (Francia, 3 minuti)

Velo hoot (Francia, 3 minuti)

Orgasme sur un vélo (Francia, 4 minuti)

Meet the velo family – hera van willick (Francia, 2 minuti)

Bike Wip (USA, 1 minuto) 

RACCONTAMI | BIKE IN ONE WORD | BFF 2012 MILANO (Italia, 2 minuti)

The bike ride (USA, 1 minuto)

Tempo – bike (USA, 1 minuto)

Bike Ride (UK, 6 minuti)

Planet bike (UK, 2 minuti)

Voglio una ruota / 3 estratti (Italia, 3 minuti)

Bici/bike (USA, 1 minuto)

Sabato 20

Ore 18.00

Clito Ride || pedalata

 

Per chiudere il festival, una grande festa a pedali, a cui sono invitate le donne e soggettività LGBT*QI+ di tutte le culture e comunità, e tutt* coloro che le sostengono.

Una pedalata femminista, colorata ed inclusiva, per riaffermare la perfetta coerenza tra tutela dei diritti delle donne e soggettività LGBT*QI+ e il diritto di muoversi in strada in modo sicuro, sostenibile, accessibile ed ecologico. In un clima che sempre più ostacola la libera e sicura possibilità di movimento nelle città, tentando di confinare le categorie “più scomode” e più vulnerabili ai margini dello spazio urbano, non ci resta che salire in sella e riprenderci lo spazio che ci spetta!  

i film

AFGHAN CYCLES – ANTEPRIMA ITALIANA 

di Sarah Menzies

USA, 2018, 90 min.

v.o. con sottotitoli italiani

 

Una nuova generazione di giovani donne afghane ha scelto di inforcare la bicicletta per rivendicare i propri diritti. Afghan Cycles, racconta, attraverso le esperienze di due amiche, le loro lotte quotidiane contro discriminazioni, minacce e abusi. Dal fermo empowerment delle ragazze della Nazionale di Ciclismo a Kabul, nel contesto più avanzato della capitale, dove le donne hanno riconquistato una parziale presenza negli spazi pubblici e il diritto a vestirsi in abiti colorati, ma vengono comunque boicottate fisicamente nei loro allenamenti da pedoni e automobilisti che letteralmente bloccano loro la strada. Fino alle studentesse della regione del Bamiyan che usano la mountain bike per andare a scuola e garantirsi unistruzione che rende libere, nonostante la condanna e lo stigma sociale a cui vanno incontro, in una società in cui alle donne è vietato anche uscire di casa dopo il matrimonio e la bicicletta è ancora considerata un pericolo per la loro salute riproduttiva (come in Europa alla fine dell800).

Sono la prima della mia famiglia ad andare in bicicletta. Tra voci orgogliose di ragazze (e dei padri, allenatori, amici che le sostengono) e linquietante testimonianza della parte talebana, quanti pericoli può affrontare una giovane donna per difendere il suo amore per la bicicletta? Quanto lontano da chi ama è disposta ad andare per affermare la propria libertà di movimento, il proprio desiderio di autorealizzazione?

Afghan Cycles è un film documentario sviluppato in 5 anni, con allattivo 2 campagne di crowdfunding e 800 donatori, realizzato da un team composto da una regista, una sceneggiatrice, una fotografa e due produttrici statunitensi e proiettato in anteprima mondiale a Toronto a Hot Docs 2018. A Visioni a Catena lo presentiamo in ANTEPRIMA ITALIANA.

 

*****

 

In apertura di serata, I CORTI DI CINEMAMBIENTE

 

Un viaggio in Bicicletta di Lorenzo Veracini, Marco Avoletta, Nandini Nambiar, Italia, 2008, 4′

 

Cycologic di Elsa Lavdin, Emilia Stalhammar, Veronica Palsson, Italia, 2016, 15’




OVARIAN PSYCOS

di Joanna Sokolowski e Kate Trumbull-LaValle

USA, 2016, min 72

v.o. con sottotitoli italiani

 

Le Ovarian Psycos sono una bicycle brigadecomposta da sole donne che a Los Angeles lotta per costruire spazi di autonomia e self-empowerment per le ragazze di colore e ispano americane, organizzando tra l’altro una suggestiva ride che attraversa la città al chiaro di luna una volta al mese. 

Nato intorno ad unidea di sorellanzafemminista e auto aiuto, questo gruppo di cicliste si scontra con la dura realtà dellEastside in cui è calata, fronteggiando violenza, razzismo, disparità di genere dalla sella delle loro biciclette. 

Alimentato dalla sensibilità ereditata dai movimenti di donne e di Chicani degli anni 60 e 70 (il documentario è ricco di reperti filmici darchivio dedicati a questi periodi), il gruppo si ribella agli stereotipi in cui le famiglie di provenienza e le loro biografie le hanno costrette: donne, non bianche, abusate, fisicamente non conformi, soggette alla prepotenza degli sguardi maschili per strada, ancora di più quando sono in sella alle loro biciclette. 

Il film segue le vicende di tre di loro, in diverse fasi della loro adesione al progetto. Mentre il mondo esterno, spesso dominato da regole imposte da uomini, le sminuisce e denigra, loro rispondono con la determinazione e il senso di appartenenza al gruppo: Haters gonna hate, and ovaries gonna ovulate, dice Andi, una delle protagoniste del film.

Pedalare in gruppo attraverso i blocks di una Los Angeles per niente accessibile ed amichevole, diventa allora una sorta di terapia, un momento catartico per coagulare energie, e calarsi nella forza del collettivo, alla ricerca di un orizzonte di riscatto.

 

*****

 

In apertura di serata, I CORTI DI CINEMAMBIENTE

 

Biciclette a Copenhagen di Eric Dyer, USA, 2007, 7′

 

Ciclo de Cambio di Sarah Frei, Guatemala, 2016, 9′ 

CORTISSIMI A CATENA

 18 e 19 LUGLIO
Un giro del mondo in bicicletta fra le produzioni video indipendenti.
In loop, nel tunnel della Velostazione, in escslusiva per VISIONI A CATENA

  • La Bici (Italia, 9 minuti)
  • Veni en bici (Spagna, 2 minuti)
  • Vélo coco Radio (Francia, 2 minuti)
  • I Bike (Francia, 12 minuti)
  • The man who lived on his bicycle (Francia, 3 minuti)
  • Traversée des Pyrénées à vélo – saison 2 // (Francia, 3 minuti)
  • Clément Charles – Monts d’Arrée (Francia, 3 minuti)
  • Velo hoot (Francia, 3 minuti)
  • Orgasme sur un vélo (Francia, 4 minuti)
  • Meet the velo family – hera van willick (Francia, 2 minuti)
  • Bike Wip (USA, 1 minuto)
  • RACCONTAMI | BIKE IN ONE WORD | BFF 2012 MILANO (Italia, 2 minuti)
  • The bike ride (USA, 1 minuto)
  • Tempo – bike (USA, 1 mnuto)
  • Bike Ride (UK, 6 minuti)
  • Planet bike (UK, 2 minuti)
  • Voglio una ruota/ 3 estratti (Italia, 3 minuti)
  • Bici/bike (USA, 1 mnuto)